Settimo - traliccio "Tino Faussone"
meteosettimo è:
- meteosettimo
- Enrico Mario Lazzarin scrive poesia dalla 1a elementare. E’ socio fondatore dell'ass. cult . “Due Fiumi” di Torino e dintorni. E’ ideatore e organizzatore della rassegna di poesia e musica “Poesia Vagabonda” giunta alla 14a edizione, nella città dove risiede, Settimo Torinese. E’ redattore della rivista “Corrente Alternata”, . Ha pubblicato due raccolte di versi: "Non piove più" (Taurus -Torino,1999) e "Ombrelli d'aprile" (Magie di carta - Chieri, 2007). Ha vinto numerosi premi per la poesia e la narrativa.
Settimo Torinese - torre medioevale
foto del mese
sabato 31 ottobre 2009
"Binario Zero" - fotoracconto
martedì 27 ottobre 2009
LIBERE POESIE E LIBERI POETI SUI VAGONI
L'operaia della Fiat che ha 27 anni di Mirafiori:
"per leggere sono sempre stanca ma vi ascolto volentieri..
mi chiamo Maria
e sono alla catena sulla "mito"…”.
E la signora nigeriana non ha capito,
non è un lavoro che le offriamo ma semplicemente poesia,
le nostre,
sorride e prende il libretto dalle mani di Gianriccardo.
La famiglia peruviana sorpresa e stupita ci guarda e ascolta,
vanno ad una festa di battesimo,
sono tutti molto eleganti.
Il bigliettaio stanco ci chiede che facciamo
siamo poeti con regolare documento di viaggio e permessi
siete poeti?
si poeti in vagone…
Mai sentito,
scuote la testa ma poi
incuriosito ascolta e sorride.
Gli studenti del ultimo vagone ci dicono finalmente qualcosa d'intelligente,
l'ultimo verso
poi si scende.
Ci aspetta una sala d'attesa
con dentro chi non si sa
ma una cosa l'abbiamo capita
oggi abbiamo incontrato il mondo
con le nostre poesie
fuori dagli appuntamenti polverosi e noiosi
dalle sale conferenze
dai salotti piagnoni
dalle parole sublimi
dai non ho capito ma ....
dalla rincorsa feroce che prendono scrittori vinti dalla pioggia
dai poeti salvati dal destino
dalle telefonate di conferma
dalle mail mai giunte
e risposte disgiunte
dai finanziamenti bloccati all'uiltimo momento
da questa non si può leggere lei capisce...
dei direttori più o meno artistici o affaristici
dalle apparenze appannate
dalle parvenze soffocate
dall'apparire e guaire
dai poeti tristi
dai poeti senza polmoni
e da quelli troppo chiacchieroni
forse come me
adesso scendiamo
al bar solo per un caffè
w binario zero
w le nuvolepoesia
w meteodiario.
.
ALLA STAZIONE SUL BINARIO ZERO
Le parole nei vagoni per assonnati viaggiatori
e le nuvole inseguono frasi, poesie e respiri di baciate virgole,
punti ,
e a capo.
Si scende a Chivasso, tiro il fiato:
poi Gianriccardo suona la trombetta ma non vendiamo niente,
regaliamo le nostre nuvole,
che si mischiano alla folla che prende il treno
o spera di farlo.
"No signora, non siamo ferrovieri che scioperano"
"Ah mi scusi, non avevo ben capito.."
"Siamo solo poeti che poetano!"
Alla stazione una classe del liceo ci aspetta con occhi curiosi.
Un taxista mi chiede perchè lo facciamo:
si scrive per poi anche leggere, se no manca qualcosa
e gli spiego la teoria dello gnocco,
che quando è cotto al punto giusto viene a galla.
Così è per la memoria, si scrive e riaffiorano ricordi lontani
che vengono a galla.
Dobbiamo andare a Volpiano, qualcuno forse ci aspetta
e allora via sul treno.
Un ragazzo magrebino sorride e ci dice grazie per l'idea,
cosi è meglio l'attesa.
Una fidanzata con il cellulare ci fa arrivare in Sicilia,
mandiamo le nostre parole fino a Catania
Alle cinque della sera a Settimo,
uscita del sottopasso del binario 3 e 4,
letture poetiche:
la gente si ferma
ascolta e poi sorridendo fila a casa verso la sera.
.
lunedì 26 ottobre 2009
"Binario Zero"
lunedì 19 ottobre 2009
Binario Zero - poesie in vagone di Enrico M. Lazzarin e Gianriccardo Scheri
Festival Internazionale di Letteratura
Città di Chivasso e Settimo Torinese
“Binario Zero”
poesie in vagone di Enrico M. Lazzarin
sui treni e nelle stazioni
tra Settimo Torinese, Chivasso e Volpiano
venerdi 23 e sabato 24 ottobre 2009
dalle ore 10.00 alle 17.30
2 letture in stazione a Settimo:
2 letture in stazione a Volpiano:
2 letture in stazione a Chivasso:
- varie letture durante i viaggi in treno fra le 3 stazioni
Alberto Mori a Poesia Vagabonda
Domenica 18 ottobre ore 18,30
Ecomuseo del Freidano a Settimo Torinese
"PROCEDURE"
Viaggio nei luoghi della poesia di Alberto Mori
attraverso reading e videoproiezioni.
Presentazione a cura di Andrea Rompianesi
Versi plastici, distesi in vibranti chiaroscuri, volti alla rivalutazione, riappropriazione e restituzione della forma concreta alla verbalità
data nella ricerca dell’aderente parola/corpo.
Attraverso l’oggetto urbano, che non è solo l’oggetto consumistico,
ma l’oggetto in quanto struttura d’ingranaggi locomotori
dell’agire umano, e le modalità linguistiche decostruite,
per così dire underground, l’artista anela ad approfondire
e spazializzare le relazioni tra la parola/conoscenza,
la parola/etica, la parola/vita.
Sicché la trasfigurazione estetica si esplica nell’attenzione
del poeta verso il mondo per “consumarlo”, fruirlo, percorrerlo
in “spostamenti” “movimenti”, pause, silenzi.
Per questa via muoversi tra i versi è come attraversare
la strada, più che essere on the road, di notte, di giorno,
d’estate, d’inverno, cogliere la subitanea vista dal treno
o dall’immobile panchina di un parco in un approccio live.
I suoi versi non piangono, non biasimano, non irridono,
non esaltano… constatano con umana accoglienza
la singolare aura del tempo.
Osservarli, oltre che leggerli, significa superare
il rapporto frontale, consequenziale, in una deambulazione
tra azioni, cadenze, percezioni, soste.
(Maria Grazia Martina)
.
"Le Trame Odorose dei ricordi" a Poesia Vagabonda
"Le Trame Odorose dei ricordi"
Sergio Notario, Enrico M. Lazzarin
domenica 18 ottobre 2009
PARLANDO CON UNA NUVOLA
Sfiorato la nuvola
toccato la nuvola
senza sentirla ne’ vederla
senza sapere che lingua parlasse
gli ho chiesto come stava
che si prova ad essere nuvola
sempre in giro
tramutarsi in pioggia
diventare onda
oceano,
mare.
Essere neve
grandine
temporale.
La nuvola disegnando altre nuvole
mi ha detto:
questa è la mia vita e non so perchè
non so nemmeno cosa sarò tra pochi minuti
ma essere una nuvola mi fa felice....
In un fruscio la nuvola si è allontanata
ed io l’ho guardata sparire
verso le Alpi.
Poi ho pensato alla felicità.
.
“Dormono tutti sulla Collina” a Poesia Vagabonda
Sabato 17 ottobre ore 21
Teatro Garybaldi di Settimo Torinese
Trento Spettacoli ha presentato
“Dormono tutti sulla Collina”
monologo ispirato alla vita di Fernanda Pivano
con Maura Pettorruso
Musica dal vivo da “Non al denaro, non all’amore né al cielo”
eseguita da Gabriele Muscolino e Daniele Filosi
Luci a cura di Gianluca Bosio
MENTRE LA NOTTE
Ritrovarsi.
Tra gli occhi che brillano,
nelle parole dentro la sera
fredda d'ottobre.
Occhi bambini
in una festa che sa di vendemmia
e di sapori dimenticati.
E noi li fuori a contarci ,
è bello essere così tanti,
a provare di fare i poeti
mentre la notte ci corre accanto.
.
"Le parole dentro il vino" a Poesia Vagabonda
.
Quinto appuntamento di Poesia Vagabonda 2009
L'Erbaluce versato dal produttore
.
La cantante Eleonora Simeone
Si degusta...
La poetessa Adriana Mondo
Mariella Fabris attrice dell'ex Teatro Settimo
Il sindaco di Volpiano, Goia
Il pubblico della serata
.
sabato 17 ottobre 2009
STANOTTE HO CAPITO COME FUNZIONANO LE CANZONI
Lei era lì nella sala dello spettacolo:io non me l'aspettavo, era da tanto che non sapevo nulla. Le avevo scritto una poesia in spagnolo intitolata "quisiera mirarte" e adesso la miravo (io non scrivo le cose per finta) e ci siamo scambiati alcune parole, un certo numero di parole e anche un abbraccio e un bacio sulla guancia:lei aveva una blusa di colore variegato, i capelli raccolti in un codino di sbieco e poi ho notato che al polso sinistro aveva un certo numero di laccetti colorati legati insieme con un solo nodo, non posso giurare che fossero quattro però mi sono sembrati più di tre e cinque laccetti sarebbe esagerato, quindi è possibile che fossero quattro e dello stesso colore dei miei:infatti io ho quattro laccetti legati al polso destro con un solo nodo: notando questa diciamo coincidenza non ho pensato alle canzoni - non ancora - però mi è venuto in mente un libro o film o musical o qualcosa così: adesso non ricordo e non ho voglia di cercare con Google, mi sono rotto di cercare con Google, comunque s'intitola "Lassù qualcuno mi ama" e a me è venuta in mente precisamente la variante "lassù qualcuno mi prende per il culo". Durante tutto lo spettacolo, ascoltando poesie e canzoni l'ho guardata:la guardavo e ascoltavo le canzoni e ascoltavo qualcosa dentro me con del pianto negli occhi che guardavano e il sangue che mi mulinava strano, per fortuna nessuno se n'è accorto, almeno credo che nessuno si sia accorto,e ho capito come funzionano le canzoni. Se voi l'avevate già capito da tempo non è obbligatorio che mi facciate quei sorrisini del cazzo, ognuno capisce quando capisce,io stanotte ho capito come funzionano le canzoni. Sì, le canzoni, le canzonette ma anche certe canzoni più quotate, dicono cose da fare spavento: "ora vedraiun uomo piangere" oppure "se te ne vai mi resterà il silenzio per l'eternità" o addirittura "muoio senza te"e io ero sempre rimasto perplesso, perplesso perché il cantante dopo cantato mica piangeva, salutava il pubblico gridando "grazie, vi amo, vi amo, grazie, vi amo", rilassato e contento, poi non restava mica in silenzio per l'eternità,no, si faceva intervistare dalla radio e andava a cena e chiacchierava assai e poi mica moriva senza lei,no, non moriva, perché la sera dopo aveva una replica, e un'altra, una tournée ed era vivo, vivo senza lei. Io ero sempre rimasto perplesso ma adesso guardando lei e ascoltando la distanza fra lei e me,la distanza fra noi e le canzoni,ho capito come funzionano le canzoni.Le canzoni possono funzionare soltanto se sono per finta, se sono per scherzo, se dicono così tanto per dire: è così che funzionano le canzoni,forse anche le poesie, certe poesie ma non le mie. Io se scrivessi che muoio per lei poi morirei: per questo non lo scrivo e sono vivo. Per fare le canzoni bisogna che sia finto. Perché quando è vero, quando una cosa vera quando una cosa inutilmente quando una cosa ridicolamente vera ti mulina il sangue, ti si schiaccia negli occhi, non si può dire, non si può scrivere, forsenon si può vivere, non si può nemmeno vivere, e se proprio scrivi scrivi solo cose lievi parlando quasi d'altro, perché "muoio per te" lo si può dire soltanto per finta, le volte che è vero nessuno l'ha mai detto. Ho capito come funzionano le canzoni e certe poesie, però non le mie: e questa notte io non scriverò versi per un amore inutile e ridicolo: farò una riverenza, due passi nella notte, e scriverò un breve addio per finta.
(poesia di C. Molinaro, 5 ottobre 2009)
.
martedì 13 ottobre 2009
COME LO SCOIATTOLO
Dalla piega della collina
viene la luce di questo martedi
luce pulita
luce di vento.
Intanto lo scoiattolo nel bosco di castagni
prepara gli scalini per raggiungere la sua tana nel tronco,
per quando il gelo resterà attaccato al legno,
tutto il giorno.
Scala per arrivare a casa,
fatta di pigne e pezzi di legno:
cosi non rischierà di scivolare sul tronco.
Ogni giorno una scala per arrivare ai propri pensieri
quelli più alti
ogni giorno una scala per raggiungere le proprie idee senza mai rinunciarci
come lo scoiattolo cercare pigne e libri,
scrivere poesie
per costruire gli scalini
per quando arriverà l'inverno.
.
LENTAMENTE
Il vento ha sparso colori
di foglie cadute
di plastiche maledette
di polvere e muri
di vernici sui portoni
parole scritte:
scolorite rabbie di sogni feroci e perduti,
in angoli ove i ragni hanno correnti conti
poi il sole delle 18,30
piano ha sciolto la linea azzurra e grigia delle Alpi
il vento ha sparso altro colore,
e si è girato
lentamente
lentamente
verso la città
che torna a casa
fino a non respirare più.
.
domenica 11 ottobre 2009
RITORNO NOTTURNO
Sfioro, respiro quest'aria
aria metropolitana
periferia urbana
quasi confine nel confine.
Mi piace tornare a notte fonda
i gatti sono in piena caccia
fanno girare le loro code
si contano i passi come se stessero per regalare un mazzo di rose.
Le tre di notte
una grande nuvola non mi fa vedere più la luna
ritorno a casa,
sulle scale:
una lampadina si è fulminata
dovrò cambiarla…
Forse con la luna.
.
Aperitivo Vagabondo
Sabato 10 Ottobre
L'Associazione Podio di Grasse - Francia
Paola Bonetti e la poetessa cubana Veila
Sandro Novellini e Anna Maria Gallo