
...
(Settimo, domenica 4 gennaio 2009)_354
TANTI NOMI PER LA NEVE
Sono andato a camminare
fin dove finiscono le case,
ma le case qua non finiscono mai,
ne costruiscono sempre di nuove,
magari poi per lasciarle vuote per anni.
Mi piace osservare la neve,
la poca rimasta sul margine di questa strada sterrata
dove sono passati due cani randagi che seguivano un odore.
Penso a Rigoni Stern in una intervista di Marco Paolini
mentre camminavano in montagna.
...
Paolini:
Perchè avete tanti nomi per la neve?
Rigoni Stern:
Certo, ogni stagione, ogni neve ha il suo nome.
Quella che abbiamo, questa, è la Brùskalan, c
he è nel pieno dell'inverno,
poi, quando ci avviciniamo verso la primavera,
abbiamo la neve del cuculo,
la neve della quaglia, la neve dell'allodola, la kukneea,
poi abbiamo anche la neve della vacca appunto la Kuksneea.
In primavera, quando il sole durante il giorno scioglie
a crosta sopra e camminando non sprofondi quello è Haarnust.
Haarnust in longobardo mi dicono vuol dire corazza.
E’ la neve con la corazza, non sprofondi e cammini
e puoi andare dappertutto
e quando è alta, poi riesci a camminare a livello degli alberi
non molto alti e ti sembra di poter dire, quando non c'è più,
ho camminato a quella altezza, era come essere sospesi nell'aria.
Paolini:
Su una nuvola?
Rigoni Stern:
Si, su una nuvola.
Brano dell’intervista tratta da
RITRATTI Marco Rigoni Stern dialoghi
edizioni FANDANGO LIBRI 2006
Paolini:
Perchè avete tanti nomi per la neve?
Rigoni Stern:
Certo, ogni stagione, ogni neve ha il suo nome.
Quella che abbiamo, questa, è la Brùskalan, c
he è nel pieno dell'inverno,
poi, quando ci avviciniamo verso la primavera,
abbiamo la neve del cuculo,
la neve della quaglia, la neve dell'allodola, la kukneea,
poi abbiamo anche la neve della vacca appunto la Kuksneea.
In primavera, quando il sole durante il giorno scioglie
a crosta sopra e camminando non sprofondi quello è Haarnust.
Haarnust in longobardo mi dicono vuol dire corazza.
E’ la neve con la corazza, non sprofondi e cammini
e puoi andare dappertutto
e quando è alta, poi riesci a camminare a livello degli alberi
non molto alti e ti sembra di poter dire, quando non c'è più,
ho camminato a quella altezza, era come essere sospesi nell'aria.
Paolini:
Su una nuvola?
Rigoni Stern:
Si, su una nuvola.
Brano dell’intervista tratta da
RITRATTI Marco Rigoni Stern dialoghi
edizioni FANDANGO LIBRI 2006
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