(Settimo, mercoledi 13 gennaio 2010)_596
MARTINO E LA SOLITUDINE
La leggera coltre
si è portata via la notte
notte d'inverno.
Rivedo Martino il vecchio partigiano,
lui sempre più solo e i suoi quattro cani più grassi.
Mi racconta del silenzio prima di un azione,
mi racconta della Grecia di quando è scappato senza scarpe e senza pane.
Tutto funziona ma le mie gambe non ne vogliono sapere.
Ho sempre amato camminare anche in mezzo alla tormenta,
non mi perdevo trovavo la strada
adesso è diverso..."
mi dice piano
mentre gli verso il caffè
e lui guarda fuori dai vetri un po’ appannati i cani che giocano con la neve.
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