meteosettimo



E' una stazione poetica che da Settimo Torinese trasmettei propri bollettini quotidiani sugli aspetti della stagionein corso nella città.Emozioni ogni giorno registrate e diffuse,in direzione di chiunque può ricevere il suo segnale.I messaggi miglioriscelti a vicenda tra le stazioni in contattovengono ogni settimana poi archiviati su Meteo Diario.



Poesia Vagabonda 2013

28 e 29 SETTEMBRE 2013
BIBLIOTECA ARCHIMEDE - SALA PRIMO LEVI
SETTIMO TORINESE Piazza Campidoglio, 50 - ORE 17

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE FIUMI
in collaborazione con ECM, Biblioteca ARCHIMEDE
e CITTA’ di SETTIMO TORINESE

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
info tel 3398099472
mail: manricolaz@libero.it

Settimo - traliccio "Tino Faussone"

Settimo - traliccio "Tino Faussone"
prog. arch. Adriana Zamboni

meteosettimo è:

Enrico Mario Lazzarin scrive poesia dalla 1a elementare. E’ socio fondatore dell'ass. cult . “Due Fiumi” di Torino e dintorni. E’ ideatore e organizzatore della rassegna di poesia e musica “Poesia Vagabonda” giunta alla 14a edizione, nella città dove risiede, Settimo Torinese. E’ redattore della rivista “Corrente Alternata”, . Ha pubblicato due raccolte di versi: "Non piove più" (Taurus -Torino,1999) e "Ombrelli d'aprile" (Magie di carta - Chieri, 2007). Ha vinto numerosi premi per la poesia e la narrativa.

Settimo Torinese - torre medioevale

Settimo Torinese - torre medioevale
50 anni di Settimo Città

foto del mese

foto del mese

lunedì 28 gennaio 2008

Sovrapposti e opposti


(Settimo, sabato 26 gennaio 2008)_86
UN BEL MESTIERE

In coda per ritirare una raccomandata,
la donna ha preso il numero 122 e sul display c’è il 120:
l'attesa sarà breve.

La donna guarda l'impiegata,
una signora sulla quarantina
dai capelli castani tagliati corti.

L'impiegata le chiede il documento,
poi si alza, si avvicina allo scaffale a cercare la raccomandata ,
la trova e mentre gliela porge insieme alla carta d'identità,
le dice: "Bel mestiere, lei fa un bel mestiere!".
E’ sorpresa la donna, che è educatore e ha 55 anni, e così le risponde:
“Non è sempre un bel mestiere .....ma comunque è creativo.”
L'impiegata che voleva sentirsi dire quelle parole,

le sorride e alzando un poco la voce:
"Mica come questo! con le persone che sono esasperate

e ti insultano e ti dicono che non lavori
ma sei sempre a parlare e a prendere caffè…
tutto il giorno chiusa e non saI mai che tempo che fa fuori !"

L'educatrice prima di uscire guarda l'impiegata che consegna lettere,
ha l'espressione di chi non vede l'ora che qualcosa finisca.
Forse non le importa cosa, ma solo che finisca.
La donna educatrice legge e pensa: “Bel mestiere!…”.
La raccomandata è della previdenza e dichiara che dal 1973 al 1976
non vi sono contribuzioni, perciò la domanda di pensione è stata respinta.
La porta automatica si apre, l'educatrice esce, si è fatto quasi buio.
Legge ancora la lettera e pensa “Bel mestiere...”
Piccole nuvole vanno dietro le montagne,
dopo.
(Settimo, venerdi 25 gennaio 2008)_85

Tutto è luna e aria.
La notte è trascorsa silenziosa,
i gatti fermi a sollevare istanti irripetibili,
a cercare una strada fatta e rifatta in pochi minuti.
Ora la luce spazza via i contorni delle promesse fatte tra i sogni a venire.
Mentre la città mette in moto l'auto per andare a lavorare,
i gatti, più saggi, vanno a dormire!

L'alba ombra


(Settimo, giovedi 24 gennaio 2008)_84
IN FONDO AL 18, VERSO IL LINGOTTO

Ho lasciato la punto verde a Sassi.
Ho preso il 15 poi sono sceso in via Accademia Albertina e ho preso il 18
e via verso il Lingotto.
Sole pieno trascinato lì dalla luna grande e luminosa,
sole sui corsi di Torino.

"Costano 20 centesimi in più!
le hanno aumentate nella stessa mattina le cipolle dorate e il radicchio,
quello di Chioggia non lo mangio più!”
si lamenta la signora con l'amica in fondo in fondo al 18,
e una ragazza piena di piercing commenta:
“C'è chi sta peggio, in fondo c'è sempre un altro che sta più male di noi.”.
La ragazza è bruna, con un sorriso ironico e gli occhi verdi .

Sono al Lingotto, scendo dal 18.
E’ iniziato da 24 giorni il 2008 .
Ed io per un attimo ho rivisto Sandra nel 1978,
quando pensavamo di essere invincibili.
Sandra in mezzo alle parole sul 18 che allora era un tram ,
oggi un lungo bus che non stride, fila via liscio
e l'altoparlante annuncia le fermate
e poi tra una fermata e l'altra, diffonde musica,
una canzone di Pupo, "Gelato al cioccolato".
Scendo.
Il sole illumina via Nizza lunga e diritta.
(Settimo, martedi 22 gennaio 2008)_83
20 EURO

La ragazza con la seicento verde, con su scritto in rosso
“Pizza a domicilio dalle 18 alle 24 - servizio rapido DA LUCIO”,
si ferma, accosta, scende e cerca di capire in che punto si trova,
la nebbia fitta avvolge tutto.
Sono le ore 23,25, deve ancora fare una consegna:
quattro margherita al numero 8 di via Pascoli, Ruggeris il cognome.
La ragazza bruna è in via Pascoli ma al 102:
la via è a senso unico, è lunga e stretta e deve percorrerla tutta.

Dopo una decina di minuti è arrivata all' 8 di via Pascoli.
Scende, prende le quattro pizze, suona e dice con voce stanca:
"Pizze salgo io ?"
Dal citofono una voce d'uomo: "Non servono più.. "
La ragazza bruna ucraina di nome Olga,

suona e nuovamente dice "Pizze, salgo...?"
Ma non riesce a finire la frase che la voce d'uomo:
"Adesso mi hai rotto..te ne vuoi andare te e le tue pizze?
dovevate essere qua alle 22 e invece è quasi mezzanotte!”
Olga borbotta "Ma c'era la nebbia..",
il citofono resta muto.

Olga risale in auto.
Guida piano, dopo 20 minuti parcheggia vicino alla pizzeria ed entra,
il proprietario Lucio le dice " Finalmente sei arrivata..."
Olga posa le quattro margherite sul bancone, si siede

e conta i soldi incassati nella serata: 158 euro.
Li porge a Lucio che le dice:

"Eh no bella! mi devi ancora 20 euro per quelle che non hai consegnato "
Olga con un filo di voce: "Io le ho consegnate ma non le ha volute".
Il proprietario perentorio:

"20 euro, Olga poche storie, li scaliamo dalla paga settimanale ".

A casa, Olga apre il frigo,

un vecchio Ignis con la maniglia cromata a molla,
ripone le quattro margherita, poi ne mette una sul tavolo della cucina,
prima di chiudere il frigo conta le pizze che ha riposto da lunedì:
ad oggi che è giovedi, sono nove pizze in tutto.

Si siede, toglie la margherita dal cartone e le dà un morso,
intanto il suo gatto Mirko la saluta passandole fra le gambe e le fa le fusa.
Olga gli getta un pezzo di margherita, il gatto l'annusa,

guarda Olga poi va via.
Olga sospira e pensa:

“Anche a te non va più la pizza, ne hai mangiate troppe eh Mirko!”
Accende la radio e addenta un altro po’ di pizza.
Laura Pausini canta "La musica è la mia vita"
Olga sospira e sussurra "La mia vita…"
poi si alza va alla finestra ,
guarda fuori,
la nebbia è sempre più fitta .

Sfumato lunedi


(Settimo, lunedi 21 gennaio 2008)_82
QUALCOSA

Tutto il giorno la nebbia
con le luci supplementari accese per farci vedere da chi incrociamo,
da chi è dietro di noi.
Tutto il giorno immersi nella densa e bianca nebbia.

Poi filo in cima alla collina Sella la Rezza 540 metri sopra la pianura,
ed ecco il sole giallino
ed ecco le sue ombre.
I colori vengono fuori quasi una striscia che lascia dietro altro colore.
Ecco le case sparse vicino al grande fiume che pigramente piega

con un'ampia curva a sinistra.

In fondo le montagne che non vedo ma sento,
come la strada per tornare a casa.
Poi mentre scendo altra nebbia mi avvolge :
come una frase di commiato a cui non hai dato importanza lì per lì.
E ti accorgi che qualcosa è cambiato ,
che qualcosa è finito.

lunedì 21 gennaio 2008

domenica 20 gennaio 2008

(Settimo, domenica 20 gennaio 2008)_81

La nebbia è arrivata
improvvisa verso le due della notte .
Ha coperto la luna piena e grassa che innondava di luce giallina

la strada per tornare a casa.
Questa nebbia nuvole basse a livello della terra ,
vorrebbero andare sù nel cielo blù ,
per vedere anche loro com'è fatto il mondo
Condannate invece a essere nebbie

che non ci fanno distinguere gli incroci stradali;
Condannate per sempre a non distinguersi fra di loro
e a sognare di volare più in alto.

Tra la ferrovia e l'autostrada


(Settimo, sabato 19 gennaio 2008)_80
OGGI SIAMO IN OFFERTA

La promotrice delle Nastrine Mulino Bianco
è in piedi, ferma, muove solo gli occhi, accanto a biscotti,

bomboloni, cornetti .
Poi si sente la sua voce quasi fosse in una chiesa:
"Le interessa ? " fa ad un omone che passa e non se la fila ,
prova ancora, questa volta con una signora e suo marito

che le ha lanciato un occhiata.
"Siamo in offerta oggi"
"No grazie .." risponde la signora con appresso il marito .
Ancora con due ragazze che chiedono quante calorie hanno le nastrine,
la promotrice legge sulla confezione:
troppe per le due ragazze in dieta stretta dopo le feste.

La promotrice allora si ferma ritta e guarda il lucernario in alto

oltre i neon,
da dove filtra un sole che comunque manda luce e si intravede

un pezzo di cielo.
Alla chiusura delle 21 la promotrice fa i conti: ha venduto poco.
Saluta la cassiera che le dice:

"Domani ti cambiano di posto e vedrai che andrà meglio.."
La promotrice la guarda, vorebbe dirle che no, che quello

è il miglior posto del supermercato ...
fa un cenno con la testa e va via .
Camminando velocemente raggiunge la fermata del tram.

Fra gli angoli, il sole


(Settimo, sabato 19 gennaio 2008)_79
SABATO MATTINA

La collina non si vede
nascosta dalla tenue foschia .
Il rosa si allarga come un bicchiere di vino rosè
sulla tovaglia della mattina,
non è apparecchiata la mattina di sabato ,
ancora addormentata si lascia dolcemente prendere

mani e occhi dal rosa che la bacerà tutta.

Senza salutare:
in silenzio il rosa lascerà posto a riflessi azzurri,
e in quel preciso momento la mattina sarà finita
a prendere un aperitivo blù,
in un bar alla stazione delle nuvole colorate, dei venti deboli,

di mari poco mossi, di pioggie sparse e temperature stabili.

Nuvole che vanno piano


(Settimo, venerdi 18 gennaio 2008)_78

La collina pare un gatto in attesa di sferrare un attacco al passero.
Le nuvole questa mattina sono strisce colorate e lunghe .
Niente prede per la collina gatto .
Basta poco per l'arancione prendersi la collina fino al margine della pianura .
Tutto è cambiato:
dalle ombre dilatate rinascono ritmi.
(Settimo, giovedi 17 gennaio 2008)_77
DIETRO AI VETRI

La pasticciera è seduta quasi dentro la sua vetrina.
Fuori si legge la scritta al neon verde

DA MARIUCCIA E RINO PASTICCERIA FRESCA” .
Ha tolto i panettoni e pandoro in offerta dopo le feste.
Questi rimasti invenduti - pensa la pasticciera -

li porterò alla casa di riposo .
Ha raggiunto i 63 anni e seduta sulla scaletta dentro la vetrina
guarda fuori ;
un bel sole brilla sulle montagne colme di neve fresca.

La pasticciera è dietro ai vetri illuminata dal sole.
Entra un cliente.
La signora Mariuccia non si muove.
Il cliente le dice "Ma signora vuole servirmi oppure prendere il sole?"
"Ha ragione lei, dovrei prendere il sole, ma sul serio,

chiudere la pasticceria e via magari al mare."
"Invece ho sempre lavorato, da 48 anni in questa pasticceria,

ho preso sempre il sole ma da dietro i vetri,
mai una vacanza, nemmeno quando mi sono sposata,

siamo andati a Vercelli da mia sorella
e poi la sera stessa delle nozze a fare bignole e torte per i compleanni

e le feste degli altri."
La pasticciera seduta allarga le mani verso il vetro

quasi a volere fermare la luce.
Poi si alza e chiede al cliente:
“Quale vassoio ..da mezzo chilo o da un chilo?”

tre grù nella mattina


(Settimo, mercoledi 16 gennaio 2008)_76
BUCA DOPO BUCA MENTRE PIOVE

Pioggia fitta,
pioggia che lava via vento e nebbia.
La ragazza che distribuisce la pubblicità dell' ipermercato

si ferma all'angolo della via,
ha i capelli neri lunghi e molto bagnati,
il carrellino dove ha riposto il materiale pubblicitario

la fa assomigliare ad una pensionata al ritorno della spesa.
La ragazza ha solo 20 anni :
diploma di ragioniera, tanti sogni nel cassetto,
un ragazzo che fa il pizzaiolo e non la porta mai al cinema,

ne’ a ballare o al mare.
Vive con la sorella sposata e non ha più i genitori.

Suona i campanelli, ancora 100 volantini e poi per oggi è finita.
Una voce rauca: "Pubblicità in buca".
Si sente il portone che si apre.
Inizia ad imbucare meticolosamente
buca per buca cognome per cognome scala per scala,
mentre fuori piove.
Si sente un clacson .
"Dai Marta forza sali che per oggi basta !"
"Ma non ho finito...!"
"Lascia stare quelli li buttiamo via!!"
"E no ! non io ! io non li butto !"

Ha ripreso a piovere più intensamente,
la ragazza sale sul furgone, ha finito la distribuzione.
L'uomo alla guida scuote la testa e sbuffa,
consulta l'orologio del navigatore sul cruscotto nero

del furgone iveco.
La ragazza lo guarda, si gira dall'altra parte,
poi chiude gli occhi
e pensa al domani.
(Settimo, martedi 15 gennaio 2008)_75
DAVANTI ALLA SCUOLA

Tra i tetti è rimasta impigliata
la notte che rincorreva la luce della luna:
adesso si dibatte disperatamente come la lepre prigioniera della tagliola.
La notte-lepre si libera tagliandosi a morsi gli arti con i denti:
perderà una zampa ma sarà libera
di andare a raggiungere la luna e la sua soave luce.

I nonni vigili orgogliosi della loro paletta che ferma camion e auto,
non fanno caso alla notte, aspettano eccitati l'arrivo degli scolari
il primo giorno dopo le vacanze di Natale e vigilano .
Poi si parlano con voce di circostanza davanti alla scuola:
"Hai visto che è morto anche Giacù..."
Sul cielo che anche oggi è grigio, un aereo passa basso ma non si vede.

Quasi le 17,30 su Corso Piemonte



(Settimo, lunedi 14 gennaio 2008)_74
STRISCE BLU'

La ragazza ha le mani fredde ma riesce a scrivere faticosamente

la targa e la data, l'ammontare della sanzione
e la sua sigla di operatrice dei parcheggi a pagamento.
Poi guardandosi attorno, infila il foglietto sotto il tergicristallo

del parabrezza della Bmw grigia.

"Strisce blù, faccio la guardia a delle stupide strisce blù sbiadite,
sono tre anni che ho accettato questo incarico, sono laureata in lettere

moderne e faccio le multe, prendo insulti e ho rischiato di essere
malmenata più di una volta "
"Claudia sù... è la vita, anche io per cinque anni ho fatto l'autista,
poi è venuta una buona occasione... bisogna essere positivi!
dai che con quella divisa fai la tua figura .."
"Ti accompagno....?"
"No grazie Marco!"

Sono le cinque del pomeriggio il turno di sette ore e mezza è finito.
Il cielo è grigio .
Claudia esce dall'ufficio si avvia alla sua auto poi guarda

dall'altra parte della strada,
operai africani e rumeni stanno rifacendo le strisce bianche:
attraversamenti pedonali, precedenze, stop.
Claudia gli passa accanto e chiede all' operaio nero

con la tuta arancione:
"ma quelle blù non le ripassate?"
"io solo strisce bianche!!"
"solo bianche signora!!"
il nero sorride e fa vedere tutti i suoi bei denti bianchi e perfetti.
Claudia senza salutare va via con la seicento blù.
(Settimo, domenica 13 gennaio 2008)_73
SQUARCI

Uno squarcio nel cielo.
fa nascere ombre nella mattina
e salire di poco la temperatura.
Il tempo che passa su clessidre che non possediamo ,
ma conosciamo la pianura che respira
e il fiume che scende piano.
A volte ci salutano a volte ci parlano
ci guardano come la vittima guarda il carnefice;
Si soffermano ancora a giocare con i bambini,
insegnandogli a riconoscere nuvole e vento.

mercoledì 16 gennaio 2008

martedì 15 gennaio 2008

(Settimo, giovedi 10 gennaio 2008)_68
NEL CUORE DELLA NOTTE 1

Nuvole sopra la nebbia
si intravedono nel cuore della notte.
Il loro movimento è fatto di silenzio.
Silenzio perfetto.
Nel cuore della notte:
la pulitrice prepara il baracchino con spezzatino e patate.
Poi si veste con abiti di lana, comprati al mercato.
Esce di casa cammina fino alla fermata del bus e aspetta la prima corsa per Torino.
Nel cuore della notte :
la pulitrice ripensa al sogno interrotto dalla sveglia
ma non lo ricorda .
(Settimo, venerdI 11 gennaio 2008)_69
NEL CUORE DELLA NOTTE 2

La pulitrice alle tre meno un quarto stira il grembiule celeste.
Con la scritta Impresa di pulizia Rosso & C gialla e nera.
Gialla come il poco di luna che c'è
in un angolo del cielo,
in un angolo della stanza appesa al muro una Madonna con le braccia aperte

e il vestito celeste
uguale al grembiule della pulitrice.
La pulitrice, chiude la porta di casa .
Scende a piedi tre piani di scale .
Poi si mette le cuffie del radio-cd e ascolta Vivaldi "Le Quattro Stagioni".
(Settimo, sabato 12 gennaio 2008)_70
NEL CUORE DELLA NOTTE 3

La pulitrice scende al capolinea di Porta Susa alle 5 e 10.
Alle cinque e trenta bolla il cartellino esattamente come segna

il suo orologio al polso sinistro.
Saluta le colleghe con un cenno lieve del capo.
Sente una voce d'uomo che la chiama

"Bruna! e togliti quelle cuffie che non ti si riesce a parlare !!!!"
La pulitrice si gira lentamente con la mano sinistra toglie le cuffie del radio-cd
e con una smorfia dice "Ho Capito!!"
Poi prende tutto l'occorrente per svolgere il suo lavoro e si avvia al primo piano

degli uffici che deve pulire
cantando una canzone di Massimo Bubola .
(Settimo, sabato 12 gennaio 2008)_72
NEL CUORE DELLA NOTTE 4

La pulitrice entra in casa,
si toglie le scarpe.
Squilla il telefono;
una voce di uomo
"Domani non venire a lavorare, stattene a casa per un po’ "
"Ma perchè....."
"E me lo chiedi Bruna, sei distratta, non pulisci a dovere, lasci in giro stracci
e poi si sono lamentati più di una volta ,
questa volta devi cambiare se vuoi ancora faticare..."
La pulitrice resta a guardare dalla finestra in silenzio per alcuni minuti
osserva passare nuvole basse in un cielo grigio.
poi si prepara la cena, minestrina, stracchino, mela .

Si butta sul divano :
mette le cuffie e a tutto volume ascolta Roberto Vecchioni che canta:
"potessi amare piu' di ieri, potessi amare quello che ho perduto ieri...."


Si sveglia nel cuore della notte con ancora le cuffie del radio -cd sulle orecchie.
Guarda l'ora le tre e mezza poi si alza va in bagno si guarda allo specchio,
nel cuore della notte
una lacrima solca la guancia della pulitrice
(Settimo, sabato 12 gennaio 2008)_71
DOMANI LI BECCHIAMO

pubblicato su Meteo Diario

La collina non si vede.
Coperta da nuvole grigie piene di pioggia.
La ragazza del corriere espresso con il furgone bianco e la scritta arancione
continua a suonare il campanello, nessuno risponde.
Da una settimana non si vede nessuno
della ditta di impianti per la depurazione di acque civili e industriali, "Stella del Nord".
Sono andati via frettolosamente, il telefono continua a squillare,
la cassetta della posta intasata di avvisi di ritiro per atti giudiziari e raccomandate.
Continua a piovere intensamente.
La ragazza sale sul furgone guarda fuori si accende una sigaretta,
accarezza il piccolo cane di nome Bob che si porta sempre con se'.
Poi ingrana la prima e va via e dice a Bob
domani li becchiamo .

lunedì 14 gennaio 2008

Isole di sabbia nella corrente del Po


(Settimo, mercoledi 9 gennaio 2008)_67
LA BENZINAIA OTTIMISTA

pubblicato su MetroDiario

La benzinaia prende il raccoglitore di bollini
e dice "La coperta arriverà, vedrà fra qualche giorno"
sorride .
Il cliente un uomo sulla trentina dice
"speriamo che non arrivi ad agosto quando le coperte sono in naftalina!"
Sale su una ford mette la freccia e via sulla statale 11 senza coperta
e con la benzina rincarata.

La benzinaia ottimista pensa a quando era bimba e la mamma aveva terminato la raccolta
della Mira Lanza che dava come regalo un bel cavallino a dondolo per i bimbi dai tre ai cinque anni;
La benzinaia ha un sorriso malinconico mentre pensa al cavallino a dondolo
che arrivò dopo due anni a casa sua ,
quando ormai lei aveva sette anni e il cavallino a dondolo non andava più bene
perchè nel frattempo lei era cresciuta davvero tanto ;
il dondolo venne poi regalato a un bambino di nome Carlo che lo ruppe poco dopo.

La benzinaia ottimista finito il turno si mette il foulard di seta blù con cavallini a dondolo disegnati sù,
dà uno sguardo al cielo,
la nebbia non c'è più.

Pioppi tra pianura e collina


(Settimo, martedi 8 gennaio 2008)_66
ANGOLI NEBBIOSI

Dalla finestra il panorama è interrotto
dalla nebbia che fluttua ,
tra le punte di lampioni addormentati;
tra mani di studentesse ansiose,
nei quotidiani appena comperati.
La nebbia in numeri telefonici
con parole rimaste a metà nelle bocche assonnate e senza voglie.
Negli angoli che fa la mattina
venendo su.
Dalla nebbia...
Tutto a un euro mi dice un cartello colorato dopo il quartiere Provinciale.
Prendo a destra per la collina di Castiglione
ancora
Angoli nebbiosi.
(Settimo, lunedi 7 gennaio 2008)_65
LA LUCE DEL PORTOGALLO

La signora della tintoria
dice con voce sommessa
Eh cara la mia Maria non si riesce a mandare via la macchia di Fragolino;
Non si riesce proprio.
Oh no non era Fragolino ma Porto
Ma sempre vino no?
Vede Gianna vi è una grossa differenza tra il Fragolino e il Porto
è come per la luce:
la vede questa luce è stinta e sono le quattro del pomeriggio!

La luce del Portogallo
la luce di Oporto
è altra luce che scalda e
illumina ombre angoli- minuti
sottili come lame di coltelli .
La luce del Portogallo non va mai via
anche se la porti in tintoria
resta negli occhi
si nasconde sotto unghie
appare come i gatti la sera
sparisce.
Sale su muri in riva al mare,
sale su colline e tetti che sanno ascoltare
e con la marea
RIAPPARE

E' LA LUCE DEL PORTOGALLO

quasi le cinque della sera


(Settimo,domenica 6 gennaio 2008)_64
COME UN TRAM ALLA PROPRIA FERMATA

Uno squarcio di sole.
La pianura respira piano.
Uomini fanno funzionare lavatrici
nella prima domenica del 2008.
Guardando fuori pensano a un bucato profumato.
Poi il sole fra le nuvole.
Nella Domenica mattina pigra
si alza una tapparella
si accende una radio
Qualcuno esce di casa sorpreso dalla luce del tenue sole
ricordando il prato coperto dalla neve:
la neve che lo ha lasciato come si lascia un tram alla propria fermata.

lunedì 7 gennaio 2008

Isola pedonale


(Settimo, sabato 5 gennaio 2008)_63
UN SABATO DA BEFANA

Squilla il telefono,una voce gracchiante mi dice:
"Sono la Befana"...
"Ho perso una scarpa li da voi"
Pensavo di sognare e ho messo giù la cornetta.
Ma dopo pochi minuti ancora quilla il telefono
"SONO LA BEFANA HO PERSO UNA SCARPA LI DA VOI; SENZA SCARPA NON RIESCO A VOLARE."
"Mi scusi Befana ma avrà ben la scopa per volare? "
"Senza scarpe non posso proprio volare capisce ."
"Non capisco ma poco importa."
"che numero porta?"
"La destra il 44 la sinistra il 45 ".
"Nemmeno posso prestarlei un paio delle mie io porto il 42 ,"
"Ma no!! Guardi fuori ."
"Vede Delle nuvole ?"
"No !"
"GUARDI BENE !!"
"Ecco vedo delle nuvole basse. "
"A forma di scarpa?"
"Be diciamo a forma di ciabatta"
"Ecco bene sono le mie le vada a prenderle."
"come faccio ?"
"le chiami!"
"Dica :
ciabatta ciabattina della vecchina venite qua che zio vi calzerà."
e le NUVOLE-CIABATTE
sono entrate in casa
Ho poi avvicinato la cornetta e zac si sono infilate nel filo del telefono
Dall’altro capo del filo la BEFANA ERA GIOIOSA
"Stanno uscendo stanno uscendo!!"
mi ha ringraziato tanto tanto.
Augurandomi BUON SABATO
Un Sabato che non dimenticherò
Un Sabato da Befana.
(Settimo, venerdi 4 gennaio 2008)_62
DALLA NEVE LA PIOGGIA

Il rumore che fanno le auto passando su Corso Piemonte
è cambiato.
Rumore della pioggia,
che riflette i fari gialli ,bianchi e rossi delle auto
su asfalto nero,
PIOGGIA:
porta messaggi da venerdì
nella città spoglia e nuda.
Il vestito di neve
lacerato.
la festa è finita
La sposa neve partità.
La città resta muta.
negli androni
nelle trombe di scale mal lavate
nelle pompe di benzine sciagurate
nei fogli di giornali non letti e già buttati
la pioggia ha parlato
tutto è ritornato a posto
in pieno ordine,
anche i gatti randagi
riprendono la loro strada verso la notte.

Orti metropolitani


(Settimo, venerdi 4 gennaio 2008)_59
LE NEVI DI GENOVA E TORINO

La neve sul mare
sulle navi che oggi non possono salpare.
La neve sulla pianura
fino al confine tenue che fa la luna:
ho cercato con la notte
un gesto da fare
una parola da ascoltare.
Ma è bastata una canzone lontana e quasi dimenticata.
E' bastata la neve per la neve,
fiori buttati e rotolati dalle scale della chiesa.
La neve di Genova ha una porta sempre aperta
si intravede un veliero in pieno vento
e una luce lontana che indica dove approdare.
La neve della pianura è senza porte
rimangono angoli muti.
Mischiate alla neve
rimangono lacrime sperse.
(Settimo, giovedi 3 gennaio 2008)_58
ANCORA NEVE

Ho camminato fra le strade mentre la neve scendeva piano,
leggera.
Colorava e scolorava i muri delle case
i tetti con la pancia piena
giocava a nascondino con la luce.
Ha smesso di nevicare
qualcuno ha spento una luce.
La sera sulla soglia si è ripresa il colore.
Impiegati tornano a casa in auto
cercando una stazione radio
che vada bene:
per le parole che anche oggi non hanno voluto o saputo dire.

LA NOTTE:
leggera aspetta
ancora neve.
(Settimo, giovedi 3 gennaio 2008)_57
LA POSTINA, LA PANDA, LA NEVE

pubblicato su MeteoDiario

Questa mattina la postina non è venuta con la sua moto sgangherata.
A consegnare la posta è salita sulla panda bianca;
In tutto l'anno capita poche volte di vederla in faccia
perchè non si toglie mai il casco nemmeno quando arriva il caldo.
La saluto
mi dice che c’è posta per me
grazie
ha i capelli neri, molto corti
un viso tondo che mette fiducia e una bocca sottile.
La postina mi dice che la neve va bene in montagna
per quelli che fanno la settimana bianca
poi sale in auto
mi fa un cenno con la mano,
aziona il tergicristallo,
intravedo il suo viso .

Nel cortile_2


(Settimo, giovedi 3 gennaio 2008)_56
L'OPERATRICE ECOLOGICA, IL CANE LUPO, L'UOMO CON I GUANTI ARANCIONI

L'operatrice ecologica
è spiazzata dalla neve
mandata a spazzare
cartacce e foglie che oggi non vede
la neve rende tutto pulito.
Si guarda intorno :
il giardino è coperto dalla coltre bianca,
arriva un cane lupo che annusa e gira in tondo
poi sceglie senza fretta il punto esatto dove fare la cacca.
L'operatrice lo guarda come si guarda un salvagente per chi non sa nuotare.
All'angolo del vialetto un uomo in tuta marrone e guanti arancioni
chiama il cane Rochi Rochi Qua Qua!!
Il cane ubbidisce.
L'uomo dai guanti arancioni
tira fuori una palettina e un sachetto di najlon
e in pochi secondi mette tutta la roba del cane dentro il sacchetto
e va via insieme a Rochi verso il centro.
L'operatrice prende dalla tasca dei pantaloni
una gomma da masticare e mastica ,
mastica, mastica, appoggiata alla ramazza,
appoggiata alla ramazza
guarda la neve scendere.
(Settimo, giovedi 3 gennaio 2008)_53
OROLOGI PER LA NEVE

pubblicato su MeteoDiario

L'odore che si sente
quando sta per arrivare la neve.
Tutta la luce che cambia,
anche il tempo passa lentamente, diversamente,
sulla strada che aspetta
i fiocchi bianchi.
Gli alberi muti e spogli
hanno capito,
anche gli orologi da muro, polso
le sveglie
che non vogliono più svegliare .
Orologi da neve bisognerebbe portare nelle tasche.
Gatti e ragioniere,
addette agli sportelli postali,
tabaccai hanno lustrato pipe e messo in vetrina tabacco aromatizzato
in scatole di latta;
tutto si ferma in attesa che nevichi.
Solo la notte complice cammina e non fa caso alle nuvole.
La luna che ha l'orologio per la neve ,
sorride e passa il fiume addormentato.
sottile è la sua linea,
che spera di essere coperta.

Capodanno


mercoledì 2 gennaio 2008

(Settimo, martedi 1 gennaio 2008)_50
LA FIORAIA E LA TROMBETTA CHE NON SUONAVA

Mentre tornavo a casa dalla festa fatta con amici
erano le 4 passate,
vedo una donna sbracciarsi alla fermata del bus 30
in Corso Casale a Torino.
Accosto.
E mi chiede a che ora passa l'autobus ,
mah credo il primo alle 6 circa ,
tra due ore sospira..
E’ che sono rimasta sola ho litigato con il mio fidanzato e lui per iniziare bene l'anno mi ha scaricata qui.
Senta non è che va a San Mauro...
Beh ci posso passare,
Ok grazie grazie...
Salita in macchina si presenta mi chiamo fiorella e faccio la fioraia .
E' una donna minuta sui 40
Poi prende qualcosa dalla borsetta una trombetta di quelle di carta colorata ;
che si usano a Capodanno.
Soffia dentro la trombetta
ma la trombetta non suona.
Beh... che serata!!..Nemmeno questa cazzo di trombetta che suona!!
E' per il freddo dico.
Lei mi guarda da dietro occhiali da miope oh già il freddo....
Poi restiamo in silenzio per qualche minuto
guido piano .
Molte le auto che rientrano a casa
qualche sparo isolato di petardi.
Accendo la radio:
Gianna Nannini canta "Meravigliosa creatura"
Arriviamo a San Mauro.
Giri a sinistra poi a destra e ancora a destra..
ecco sono arrivata .
Beh buon anno e tante grazie è stato gentile ad accompagnarmi grazie ancora.
Scende,
entra veloce in un portone,si accende una luce al secondo piano.

Dopo un quarto d'ora posteggio, nel mio cortile
sul sedile posteriore è rimasta la trombetta che non suonava,
la prendo ci soffio e la trombetta suona che è un piacere.
Esco dalla macchina e soffio ancora PEE PEE.
Poi dalle case di fronte PEE PEE,
e più in la un'altra trombetta PEE PEE,
adesso sono tre trombette che si salutano PEE PEE PEE .
Qualcuno urla BUON 2008 seguito dai PEE PEE PEE
Entro in casa guardo l'ora le cinque e mezza .
Soffio ancora PEE PEE
poso la trombetta sul divano
guardo fuori,
Nuvole basse e tondeggianti si muovono lentamente verso OVEST.
Una ha la forma della trombetta.
(Settimo, lunedi 31 dicembre 2007)_49

GIORNATA SPLENDENTE CON AZZURRO COLORE DEL CIELO DICIAMO AZZURRINO
ALTA PRESSIONE SULLA PIANURA PADANA FA MOLTO FREDDO
MINIMA -6 MAX +4
ULTIMO BOLLETTINO DA METEOSETTIMO PER IL 2007

Le Colline vengono fuori sempre di più
con il sole che scaccia la foschia.

sono per la strada a piedi
il sole splende
che sembra che scaldi
ma è meglio tenere i guanti.
Poi appare una striscia bianca di aereo che arriva da Sud
e tra un po’ sarà a terra,

Terra d'inverno
Terra dura
Terra di pianura
grassa e sporca

Terra senza parole
Terra che non Piove
Terra madre
Terra sorella
Terra che sei ancora bella
Terra che non si muove.
Terra che saluta;
IL CIELO CON UN BEL SOLE
l'ultimo giorno dell'anno
che è lunedi.

Il Po a Settimo_3


(Settimo, lunedi 31 dicembre 2007)_48
LA TESTA FRA LE NUVOLE

Quando ero bambino,
molti adulti mi dicevano "Ha sempre la testa fra le nuvole ma è ubbidiente..."
Poi la scuola:
" è sempre distratto ma intelligente ..."
Per non parlare del servizio militare
dove mi sono perso la baionetta...
"sembra sempre assente quasi avesse sempre le nuvole in testa
o la testa fra le nuvole."
Dopo i trentanni ho iniziato a prenderli come complimenti e a non farci caso.
A parte qualche ragazza che non capiva..
Ho poi "inventato" le "NUVOLE POESIA"
e guardando in cielo tutti i di' ho capito che avere la testa fra le nuvole
è una cosa seria e molto bella.
Oggi ultimo giorno del 2007
AUGURI di BUON ANNO
a tutti quelli
che continuano ad avere la testa fra le nuvole
E MAGARI NON LO SANNO.

Il Po a Settimo_2


(Settimo, sabato 29 dicembre 2007)_46
ROMANTICA BAGNA CÀUDA

Sole d'inverno
da tirare la tenda
tutto brilla in questi ultimi giorni del 2007 .
tutto è illuminato.
Nuove ombre più scure
leggono la mattina
che è appena cominciata.
Tra le arance, mele
e le acciughe
per la bagna càuda.
L'aglio BIANCO me lo hai regalato tu
raccontandomi che stai bene ,
che non ti serve niente.
Allora ho pensato di invitarti per una bagna cauda
una romantica bagna càuda
al lume di candele rosse.
Mi hai guardato con gli occhi ridenti
e hai detto si .
(Settimo, venerdi 28 dicembre 2007)_44
COME UN MAGLIONE DI LANA CENTRIFUGATO

striscie di nuvole bianche
si confondono con le alpi ,
sul fondo del bicchiere di minerale
si confondono colori e tempo.
Che ora è?
mi chiede una giovane donna
alta e mora.
Sono le 14 e cinque minuti
Grazie tante grazie.
Va via
quasi danzando;
sale sul pulman Alba-Torino.
Strisce bianche
lentamente si mischiano al poco azzurro
l'azzurro del cielo che si è ritirato come fosse un maglione di lana lavato a 90 gradi e centrifugato.
Centrifugata la mattina.
Senza lampadina anabbagliante
che si è fulminata,
Fulminato il meriggio.
Striscie bianche si confondono
dentro vetri appannati
della Punto Bianca.